Quest’ultima Domenica di avvento ci introduce al Natale ormai vicino: il Salvatore, che in questo tempo abbiamo invocato, è alle porte. Tema centrale della liturgia della Parola di oggi è la promessa fatta dal Signore al suo popolo, una promessa di salvezza e di pace, essa si realizzerà: Dio stesso entrerà nel tempo e prenderà dimora tra gli uomini e nei cuori dei credenti.
La prima lettura raccoglie alcuni versetti della profezia messianica di Natan al re Davide riguardo alla sua discendenza. Davide, una volta stabilitosi in Gerusalemme, intende costruire un tempio per l’arca dell’alleanza, un santuario per il Signore; ma il Signore stesso, per bocca del profeta, dichiara che non è suo compito costruire una casa per Dio, piuttosto sarà Lui a costruire la vera dimora donadogli una discendenza: “ il Signore annuncia che farà a te una casa… la tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a me”, alla casa materiale del re, il Signore sostituirà una casa fatta di persone.
“Io ti ho preso dal pascolo” Davide è invitato a fare memoria della sua storia, dello sguardo di amore che il Signore gli ha rivolto, della sua protezione “sono stato con te dovunque sei andato … perché tu fossi capo del mio popolo Israele” a lui il Signore ha affidato una missione ben precisa ora è chiamato ad accogliere il disegno e la benedizione che Dio vuole donargli, deve lasciare il suo progetto per entrare in quello più grande del Signore che garantirà alla sua casa solidità e renderà il suo trono stabile per sempre. La promessa di Dio attende una risposta di fiducia incondizionata, un abbandono nelle sue mani come il sì che la Vergine Maria, modello di ogni credente, pronuncerà.
“Il mistero avvolto nel silenzio per secoli eterni ora manifestato e annunciato a tutte le genti”: la seconda lettura è una dossologia in cui la Chiesa esprime con l’apostolo Paolo lo stupore di fronte al mistero dell’Incarnazione e della salvezza offerta all’umanità intera. Veniamo così introdotti al brano evangelico: l’annuncio dell’angelo alla Vergine Maria, ora la promessa divina si compie, il Verbo prenderà la nostra fragile umanità grazie alla fede e alla disponibilità di questa ragazza.
L’annuncio angelico è portatore di gioia perché il Signore assicura la sua presenza: “il Signore è con te”, Maria ha trovato grazia agli occhi di Dio ed è chiamata a diventare Madre di Gesù, il Figlio dell’Altissimo. “Riceverà il trono di Davide suo padre” la profezia di Natan giunge così a pieno compimento: il Signore stesso viene ad abitare tra gli uomini per donare salvezza e far conoscere l’amore del Padre per ogni creatura. Sarà lo Spirito a portare a compimento l’opera di Dio scendendo su Maria e coprendola con la sua ombra. “Ecco la serva del Signore : avvenga per me secondo la tua parola”: è la risposta di fede di Maria pronta ad accogliere la Parola, da lei viene quel sì che cambia la storia dell’umanità, nella sua umiltà Maria permette a Dio di porre stabilmente la sua dimora in mezzo agli uomini. Anche noi, come la Vergine siamo chiamati ad accogliere la Parola del Signore, a fargli spazio nella nostra vita con fede e amore sempre rinnovati.
Sorelle Clarisse. Monastero San Micheletto