Abbiamo da poco terminato il tempo natalizio e oggi ci troviamo con Gesù sulle rive del fiume Giordano, dove con il Battesimo ha inizio la sua vita pubblica. Gesù si mescola con la folla peccatrice che va da Giovanni per farsi battezzare ,ma giunto al suo turno avviene un dialogo tra i due, uno,l’Agnello di Dio innocente e senza peccato mescolato con i peccatori,l’altro suo predecessore che battezza perché ci sia la conversione. Alcuni segni accompagnano Gesù che scende nell’acqua:la colomba segno dello Spirito Santo e la voce del Padre che proclama:”questo è il mio figlio prediletto,ascoltatelo”. Gesù riceve l’investitura messianica ed è pronto per iniziare la sua missione tra le folle:Questo Gesù di trent’anni che scende nell’acqua, che si confonde tra la folla,che assume un atteggiamento penitente è lo stesso Bambino che abbiamo contemplato nel presepio a Natale che in modo misterioso discende dal Padre e da Dio si fa uomo come noi,in tutto simile a noi eccetto il peccato. Oggi assistiamo ad un altro abbassamento della sua umanità e questo sigillato dalla parola del Padre:”Ascoltate mio Figlio. “In una società rumorosa e chiassosa come la nostra è difficile l’ascolto anche fra simili dove tutti hanno fretta,ma l’ascolto è possibile ritirandosi in un luogo silenzioso con la Parola di Dio scritta, ossia il Vangelo,analizzando la vita di Gesù che sempre in ascolto della Volontà del Padre insegna anche a noi a cercare e vivere la Volontà di Dio nelle concrete situazioni della vita: Oggi Gesù parte dal Giordano e va ad annunciare la buona novella ai poveri,la libertà ai prigionieri,a ridare la vista ai ciechi e l’udito ai sordi,a proclamare la misericordia del Padre ai peccatori pentiti. Credo che andando dietro a Gesù anche noi potremo essere considerati dal Padre “sua compiacenza”,e il Battesimo ci fa suoi figli amati,discepoli di quel Rabbi che non ha avuto paura di sporcarsi col nostro peccato,,ma che fa di noi il suo popolo santo,i redenti,e che culminerà la sua missione con l’ignominia di una croce alla quale, innocente, sarà appeso. Diciamogli oggi la nostra riconoscenza,scendiamo con Lui nel nostro Giordano interiore per essere purificati dal Suo amore e udire nell’intimo le parole del Padre:”tu sei mio figlio,in te mi sono compiaciuto.”
