“Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro”.
Questa frase è il cuore pulsante del Vangelo di oggi.
Quando Gesù è al centro, è il suo Amore divino che ci unisce e ci perfeziona.
Nell’amore niente è piccolo e trascurabile e tutto tende ad essere sempre più perfetto. Di una perfezione, però, non fredda e legalistica, ma calda e verace: la perfezione dell’Amore.
In questo contesto è importante la correzione fraterna, che scusa e perdona, ma che non lascia correre indifferentemente e non permette un abbassamento di quota colpevole. Tutti siamo poveri, peccatori, soggetti a frequenti cadute, a continui abbassamenti di livello. E’ difficile vivere costantemente all’altezza della nostra dignità di figli nel Figlio di Dio. Per questo la Carità vuole che ci aiutiamo a vicenda con umiltà e delicatezza, ma anche con fermezza e tenacia. La santità del fratello e della sorella che ci vivono accanto deve premerci come la nostra. E quando vediamo che i limiti rischiano di divenire gravi e colpevoli e mettono in pericolo la nostra vita in Cristo Gesù, non solo possiamo, ma dobbiamo intervenire con la correzione fraterna, offrendo la possibilità del ravvedimento, della correzione, della ripresa.
La prima correzione va fatta direttamente alla persona interessata, escludendo nel modo più assoluto la mormorazione. Se non basta la mia voce, chiedo l’aiuto di voci più autorevoli. Se nemmeno questo è sufficiente lo dico alla comunità. Purtroppo c’è sempre la possibilità che la persona si chiuda in se stessa, rifiutando il ravvedimento e mettendosi da se stessa fuori della comunione ecclesiale. In questo caso “sia per te come il pagano e il pubblicano”. Che vuol dire?
Gesù e la Chiesa sono “inviati” proprio ai lontani e ai peccatori per la loro salvezza. Perciò qui non si allude ad una condanna, ma a un di più di amore, di perdono, di preghiera.
Le braccia di Gesù Crocifisso rimangono aperte per accogliere tutti, sino alla fine del mondo.
La misericordia del Padre attende che tutti i suoi figli nel Figlio entrino nella gloria.
Lo Spirito Santo agisce incessantemente affinché questo si realizzi in tutti e in ciascuno.
La Chiesa, e ogni cristiano, cammina nelle strade della Storia per collaborare al disegno di Salvezza che Dio sta realizzando, nonostante tutti e nonostante tutto.
A Lui solo la gloria in eterno. Amen.